teletta rossa, ricama in oro sul velluto: infine una professione per la forma, che la lascia godere di lunghi ozii; ma la sua vera professione è il prestar quattrini alla povera gente. Donna Carmela è verbosa e affettuosa in questo primo colloquio con la povera donna: la rincora, la compatisce, se occorre, le confessa di essere stata egualmente alle strette, e la manda via tutta racconsolata, con le cinque lire, vale a dire con quattro lire e mezzo. Il prestito è fatto per otto giorni, l’interesse è di due soldi per lira, si paga anticipato: quindi sulle cinque lire, la povera donna lascia cinquanta centesimi. Gli otto giorni passano, le cinque lire da restituire la povera donna non le ha, allora, tutta rossa di vergogna, prega donna Carmela di contentarsi di un’altra settima d’interesse, cinquanta centesimi: donna Carmela non dice nulla e intasca i dieci soldi. Così passano quattro, cinque, fino a dieci settimane, senza che la povera donna abbia mai potuto riunire le cinque lire; e ogni lunedì