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le vergognose restano dentro, tendendo l’orecchio. Il ragazzo torna correndo, affannato, si pianta alla bocca del vicolo e grida i numeri con voce stentorea:

Vintiquattro!

Sissantanove!

Quarantaroie!

Otto!

Sittantacinche!

Silenzio universale: tutti impallidiscono.



Ma come tutti i sogni troppo pronunziati, il lotto conduce alla inazione ed all’ozio; come tutte le visioni, esso porta alla falsità e alla menzogna; come tutte le allucinazioni, esso conduce alla crudeltà e alla ferocia; come tutti i rimedi fittizi che nascono