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alle Cento Grade, verso il Corso Vittorio Emanuele, una siè Grada al vicolo di Mezzocannone, famosissime: e molte altre minori. Si pagano cinquanta centesimi, due lire, venti lire. I napoletani credono agli spiriti. Lo spirito familiare napoletano, che circola in tutte le case, è il monaciello, un bimbetto vestito di bianco quando porta fortuna, vestito di rosso quando porta sventura. Una quantità di gente mi ha affermato di averlo visto. In piena Napoli, alla salita di Santa Teresa, una bellissima palazzina non si affitta mai: per vent’anni l’ho vista chiusa, poichè è abitata dagli spiriti. Il napoletano crede agli spiriti che danno i numeri agli assistiti: gli assistiti sono una razza di gente stranissima, forse in buona fede forse scrocconi, che mangiano poco, bevono acqua, parlano per enigmi, digiunano prima di andare a letto e hanno le visioni. Vivono alle spalle dei giuocatori: non giuocano. Talvolta i giuocatori delusi bastonano l’assistito, poi gli cercano perdono. Anche i monaci hanno le