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che offre il suo latte; ne allatterà due, che importa? il Signore ci penserà a mandarle il latte sufficiente. Tre volte al giorno la madre dal seno arido porta il suo bimbo in casa della madre felice: e seduta sulla soglia, guarda malinconicamente il suo figlio succhiare la vita. Bisogna aver visto questa scena e avere inteso il tono di voce sommesso, umile, riconoscente con cui ella dice, riprendendosi in collo il bimbo: u Signore t’u renne la carità che fai a sto figlio. E la madre di latte finisce per mettere amore a questo secondo bimbo, e allo svezzamento ci soffre di non vederlo più: e ogni tanto va a ritrovarlo, a portargli un soldo di frutta o un amuleto della Vergine; il bimbo ha due madri.

Io ho visto anche altro: una povera donna andava in servizio, non poteva tenere presso di sè il suo bimbo, lo lasciava a un’altra povera donna, che orlava gli stivaletti e lavorava in casa, cioè nella strada. Ella metteva i due bimbi, il suo e quello della sua amica, nello