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una donna


Avete mai provato il sottile e malinconico piacere, piene di segrete sorprese e d’intimi sussulti, di frugare fra i vecchi ritratti in un antico albo di cui da anni, non si schiudeva il fermaglio, in una polverósa cartella di cui, da tanto tempo non si scioglievano i nastri? Avete mai fissato gli occhi sui pallidi ritratti di colori che sono morti, poichè, misteriosamente, tutti i ritratti dei morti appaiono scolorati? Volti di morti, volti di persone scomparse, che non rivedrete mai più, volti di creature che, forse vi amarono e che voi amaste male, forse, e che non vi amarono a tempo, forse, volti già consunti dalla tristezza o floridi di una beltà quasi intangibile, volti di tanto vecchi ritratti, di persone che portarono via una parte