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194 | L'anima di Napoli |
piedi, domandando perdono e perdonaste, in lei, tutti i peccati delle povere creature muliebri, fiacche, caduche, fragili e che la virtù non le sorregge.
Ah voi non fuggite, questo popolo, o Leone Tolstoi, o il più cristiano fra i cristiani, voi che avete salutato, come fratelli, solo quelli che soffrono, voi che avete rinfacciato alla società ipocrita e perversa tutti i suoi inganni e tutte le sue infamie, voi che siete sceso in mezzo a tutti i disgraziati e le disgraziate, e solo essi, nei vostri libri, salirono all'onore della vostra pietà e della vostra tenerezza. Padre del popolo, era il Signor Nostro Gesù: e padre fu ognuno che disprezzò i ricchi e i malvagi e che curò le piaghe fisiche e morali degli infelici: e padre sarà chiamato, nella vita nostra, chi si curerà solo di asciugar le lacrime di chi piange, di sollevar le anime depresse, di ridare una coscienza morale a coloro che l’ebbero distrutta, dal loro destino. Questo nome di padre ìl popolo di Vicaria lo ha dato ad Ettore Ciccotti, perchè egli non ha messo le mani sui suoi occhi, per non vedere l’orrore di quelle esistenze, perchè egli non è fuggito, via, compreso da un senso di terrore e d’impotenza: perchè egli è