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122 Il ventre di Napoli

niente, popolo, mai! Vi è di più. Spesso, a questi operai fortunati, a questi oscuri borghesi dalla decente miseria, è impossibile pagare ventisette lire il mese, perchè vi sono, spesso, cioè, non spesso, sempre, dei figli e spesso, quasi sempre, molti figli, poiché la fecondità feminile, la prolificazione, sovra tutto in certe classi, assume proporzioni assai patriarcali, . ma, anche, terrificanti. E allora, si trova il rimedio peggiore e migliore; sono due le famiglie che prendono in affitto una casa di ventisette lire, stringendosi, stringendosi, mettendosi in tre, in quattro, in una stanza, avendo la piccola cucina comune e allora, addio aria, addio luce, addio igiene! Spesso una famiglia subaffitta una camera a studenti, a uomini soli e la vita è comune e tanto nel primo, come nel secondo caso l’agglomerazione, i contatti, il vivere gli uni sugli altri, conduce, novellamente, alla sporcizia, alla malattia, al vizio, alla corruzione e alla depravazione. In quei nuovi caravanserragli, laggiù, laggiù, in questi caravanserragli già tutti deturpati, dall’aspetto già sconquassato, dalle macchie di sudiceria trapelanti dai muri, dai vetri già appannati e dalle cui finestre, come nei quartieri antichi, pendono le biancherie di dubbio