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96 Il ventre di Napoli

vi domandate se non siate vittima di un’allucinazione, se una parte di quel che vedete non sia falso, poiché troppo forte è il contrasto, poiché non può esser tutto vero, a pochi metri di distanza, il decente e l'indecente, il pulito e lo sporco, la pompa e la inguaribil miseria, il lusso e la povertà più abbietta. Che cosa è falso, che cosa é vero? Sono, forse, il portato di un incubo tutte quelle masse di abitazioni luride, fetide, cascanti, ove pare che si moltiplichino la tristizie e la tristezza, il morbo e il disonore, il delitto e la morte? Sono, forse, gli spettacoli che vi fecero inorridire, come uomini e come cristiani, venti anni prima, sono questi spettacoli che si rinnovano, falsamente nella memoria, nella fantasia, cosi, come nei momenti di nostra malinconia spirituale e di nostra debolezza fisica? O, forse, è falsa l'altra parte, cioè la parvenza moderna del Rettifilo e i suoi palazzi che vorrebbero essere splendidi, ma che sono, almeno, nuovi, netti, solidi, grandi, appartengono al sogno? Non sono forse, un lungo scenario di tela, su cui un abile scenografo abbia dipinto, a grandi tratti, una serie di edificii maestosi e, intanto, non si sa come, non si sa perchè, la tela ha delle grandi soluzioni di continuità e lascia