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«Conosci tu 11 sentiero che sale
alla montagna? La mula, ascendendo
lentamente, vi fa adire la sua campanella
argentina: gli antichi draghi, co-
lassù vi difendono i tesori preziosi
della terra...»

Canzone di Mignon. W. Goethe


I.


— Come è chiaro, ancora! - disse sotto voce, dopo un lungo silenzio, don Vittorio Lante.

— La sera cade molto più tardi, nell’alta montagna - soggiunse Lucio Sabini.

Un grande arco di cielo ascendeva, come essi ascendevano, dal basso della Val Bregaglia, passava sulle loro teste e s’innalzava, lontano, innanzi ai loro occhi che lo contemplavano quietamente, si elevava, sempre più, il grande arco, fra le erette prode montane, ora tutte verdi di alberi e di alberetti, ora brulle e scabre: si elevava, all’orizzonte, come se l’arco fosse immenso e che essi mai dovessero scorgerne la curva discendente. Era un cielo di una incerta giornata estiva che aveva avuto, durante il pomeriggio, una tenuità azzurrina velata appena di nuvole trasparenti; adesso era diventato di un bigio chiarissimo, di una pu rezza grande, di una grande nitidezza.