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la Pignasecca, assorbita nelle sue idee poco liete, Carmela Minino discese verso la strada di Chiaia dove sono le botteghe dei maggiori fiorai napoletani. Le mura di Toledo e di Chiaia erano coperte di cartelloni per la commemorazione dei morti: qua si offriva della cera a tre lire la libbra per accendere molti cerei innanzi alle tombe: qua si annunziavano delle corone di canutiglia poco costose e durature: altrove era l’orario della piccola ferrovia Nola-Baiano che aveva una fermata al cimitero di Poggioreale: e ancora manifesti di cerei, di corone, persino la réclame di un oste che offriva, sulla via del camposanto, il riposo e il vino