tutte le esistenze dei grandi, se si potesse ficcare lo sguardo in tutte le ore della loro vita, si troverebbe una figura feminile che li accompagna nel viaggio, che, forse senza neppure intenderlo, è la ragione segreta del loro lavoro e delle loro opere. Figure velate, è vero. Chi le conosce? Chi ne ricorda i nomi? Nessuno. Sono lunghe teorie di creature avvolte nei veli del mistero: sono processioni di anime di cui nessuno seppe la storia. Amarono, furono amate, ecco tutto: e forse non amarono abbastanza, non abbastanza furono amate, ma vissero nella casa dove un uomo di genio, di pensiero, di azione, visse, ma furono le compagne, le mogli, le amanti di un guerriero, di un conquistatore, di un filosofo, di uno scienziato, di un artista, ma furono, accanto a lui, il simulacro della feminilità, il simbolo di Beatrice. E colui che le sogna, colui che sa che esse esistettero, anche se niuno ne ha fatto menzione, colui che induce la loro vita, colui che le indo-