Pagina:Matilde Serao, Beatrice (1890).djvu/37


Beatrice 31


diversamente: salire a una gloria che durerà nel tempo, quando centinaia di primavere, già, abbiano sfrondato le loro rose sulla tomba della Musa. Meraviglioso premio che va alle più fortunate inspiratrici: premio stupendo a tutta una esistenza martirizzata! E neppure tutte le raggiungono, questa corona di luce, questa bella palma data al miglior sangue dal loro cuore versato: molte inspiratrici restano sconosciute, giacché l’ingrato poeta dimenticò colei che fu l’origine della propria fortuna spirituale, o l’adombrò in modo che niuno potesse riconoscerla. E allora queste ispiratrici si appagano, tacitamente, di avere dato al poeta tutto quello che gli mancava, si consolano pensando che il tale libro, il tale poema, non esisterebbe, se il loro amore non avesse circondato l’amato capo di un’aureola di serenità, credono di avere ottenuto il premio se colui che amarono fu grande, anche un poco per esse. Se madame de Beaumont è morta per l’egoista, per il