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IV.
Mentre i muratori si riparavano ancora dall’acquazzone dentro il frantoio di Giolio vasto quanto una chiesa facendo alle piastrelle, entrò il ragazzo che stava a guardia sull’uscio, addentando un pezzo di pane, colla bocca piena, vociando:
— Il padrone!... ecco il padrone!...
Dietro di lui comparve mastro— don Gesualdo, bagnato fradicio, tirandosi dietro la mula che scuoteva le orecchie.
— Bravi!... Mi piace!... Divertitevi! Tanto, la paga vi corre lo stesso!... Corpo di!... Sangue di!...
Agostino, il soprastante, annaspando, bofonchiando, affacciandosi all’uscio per guardare il cielo ancora nuvolo coll’occhio orbo, trovò infine la risposta:
— Che s’aveva a fare? bagnarci tutti?... La burrasca è cessata or ora... Siamo cristiani o porci?... Se mi coglie qualche malanno mia madre non lo fa più un altro Agostino, no!