Pagina:Mastro-don Gesualdo (1890).djvu/87


— 79 —

affare troppo grosso, caro canonico... Quella è sempre una signora... Poi ho tante cose da sistemare prima di risolvere... Ciascuno sa i propri impicci... Bisogna dormirci sopra. La notte porta consiglio, canonico mio.

Bianca che se ne andava col cuore stretto, ascoltando la parlantina indifferente dello zio, accanto al fratello taciturno e allampanato, udì quelle ultime parole.

La notte porta consiglio. La notte scura e desolata nella cameretta misera. La notte che si portava via gli ultimi rumori della festa, l’ultima luce, l’ultima speranza... Come la visione di lui che se ne andava insieme a un’altra, senza voltarsi, senza dirle nulla, senza rispondere a lei che lo chiamava dal fondo del cuore, con un gemito, con un lamento d’ammalata, affondando il viso nel guanciale bagnato di lagrime calde e silenziose.