Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 68 — |
— Grazie; mettetelo lì, su quel vaso di fiori....
— Bisogna far presto, donna Bianca. Non ce n’è quasi più.
Don Ninì allora mise il naso nel piattello, fingendo di non badare ad altro: — Tu non ne vuoi?
Essa non rispose. Dopo un po’, quando il servitore non era più lì, si udì di nuovo la voce sorda di lei:
— È vero che ti mariti?
— Io?...
— Tu... con Fifì Margarone....
— Non è vero... chi te l’ha detto?...
— Tutti lo dicono.
— Io non vorrei.... È mia madre che si è messa in testa questa cosa.... Anche tu... dicono che vogliono farti sposare don Gesualdo Motta....
— Io?...
— Sì, tutti lo dicono... la zia... mia madre stessa....
Si affacciò un istante donna Giuseppina Alòsi, come cercando qualcheduno; e vedendo i due giovani in fondo al balcone, rientrò subito nella sala.
— Vedi? vedi? — disse lui. — Abbiamo tutti gli occhi addosso!... Piglia il sorbetto... per amor mio... per la gente che ci osserva.... Abbiamo tutti gli occhi addosso!...
Essa prese dolcemente dalle mani di lui il piattino che aveva fatto posare sul vaso dei garofani; ma tre-