Pagina:Mastro-don Gesualdo (1890).djvu/276


— 268 —

Lo salva una ragazza che l’ama di nascosto, e viceversa poi si scopre esser sua sorella di latte... Una produzione che fu replicata due sere di seguito a Caltagirone... Ohi! ohi!... cos’è adesso?

Il Capitan d’Arme, dal palco dirimpetto, credendo di non esser visto, dietro le spalle della Capitana, faceva segno verso di loro col fazzoletto bianco, fingendo di soffiarsi il naso. Mèndola nel voltarsi sorprese pure donna Giovannina col fazzoletto al viso. Ella abbassò subito gli occhi e si fece rossa come un peperone.

— Ah! ah!... Sicuro! Una bella compagnia! Fortuna che sia capitata da queste parti! La prima donna specialmente!... Sta lì, di faccia a casa mia, nella locanda di Nanni Ninnarò. Bisogna vedere ogni sera, dopo la recita!... — E terminò la frase all’orecchio di don Filippo, il quale rispose: — Ehm!... ehm!...

— Ti dò uno sgrugno, — minacciò intanto la mamma sottovoce, mangiandosi cogli occhi Giovannina. — Ti fo venire adesso il raffreddore!...

— Sicuro! — riprese il barone ad alta voce perchè non capissero le ragazze. — Padrone del campo veramente è il padre nobile, quello che avete visto col barbone bianco. Finta che litigano ogni sera sul palcoscenico... Ma poi, a casa, bisogna vedere!... Non vi dico altro! Ho fatto un buco apposta nell’impannata del granaio che guarda appunto in ca-