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— L’ho saputo or ora! — balbettò lasciandosi cadere sul seggiolone di cuoio in mezzo ai parenti riuniti nella gran sala. — Che volete? con quel parapiglia che c’è stato nel paese! Se non era pel viatico che vidi venire da queste parti...

Il marchese indicò l’uscio dell’altra stanza con un cenno del capo. La zia Cirmena, accasciata sul seggiolone, col fazzoletto agli occhi, piagnucolò:

— Io non ci reggo a queste scene!... Sono tutta sottosopra!... — E siccome continuava a interrogare cogli occhi or questo e or quello, donna Agrippina rispose sottovoce, compunta, facendo il segno della croce:

— Or ora!... cinque minuti fa!

Don Giuseppe venne recando in fascio le bandiere:

— Ecco!... Il falegname è avvertito.

Il barone Mèndola s’alzò per andare a sentire cosa volesse....

— Va bene, va bene, — disse Mèndola. — Or ora si pensa a tutto. Don Luca? ehi? don Luca?

Appena il sagrestano affacciò il capo all’uscio, si udirono delle strida che laceravano il cuore.

— Povera Bianca!... sentite?

— Fa come una pazza! — confermò don Luca — Si strappa i capelli!...

Il barone Mèndola lo interrogò dinanzi a tutti quanti: