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un dolore più pungente e profondo. Poscia le afferrò le mani, agitando il capo, movendo le labbra senza arrivare a profferir parola.

— Dimmi la verità, Bianca!... Perchè vuoi andartene dalla tua casa?... Perchè vuoi lasciare i tuoi fratelli?... Lo so! lo so!... Per quell’altro!... Ti vergogni a stare con noi, dopo la disgrazia che t’è capitata!...

Continuava ad accennare del capo, con uno struggimento immenso nell’accento e nel viso, colle lagrime amare che gli scendevano fra i peli ispidi e grigi della barba.

— Dio perdona... Ferdinando non sa nulla!... Io... io... Bianca!... Come una figliuola ti voglio bene!... Mia figlia sei... Bianca!...

Tacque sopraffatto da uno scoppio di pianto.

Ella più morta che viva scosse il capo lentamente e biascicò:

— No... no... Non è per questo...

Don Diego lasciò ricadere adagio adagio le mani della sorella, quasi un abisso si scavasse fra di loro.

— Allora!... Fa quello che vuoi... fa quello che vuoi...

E le volse le spalle, curvo, senza aggiunger altro, strascicando le gambe.