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dopodomani!... Dopodomani devo venire anche per l’affare della gabella, e ne discorreremo.

Don Luca suggerì pure di far precedere due paroline scritte: — Ci abbiamo appunto mia moglie che par fatta apposta per consegnarle sottomano a donna Bianca, senza destar sospetti. Una bella letterina, con due o tre parole che fanno colpo sulle ragazze! Capite, vossignoria? Ciolla ci ha la mano... Ne parlerei io stesso a Ciolla in segretezza, senza stare a rompervi il capo, vossignoria; e vi fa fare una bella figura. Con un bottiglione di vino poi ve lo chetate, il Ciolla.

Don Gesualdo non volle sapere di lettera: — Non per risparmiare il vino; ma che storie mi andate contando? Se a lei l’affare gli va, allora che bisogno c’è di tante chiacchiere.

— Basta! basta! — conchiuse don Luca. — Dicevo per piantare meglio il chiodo. Ma voi siete il padrone.

Don Luca se ne tornò tutto contento, con un agnello e una forma di cacio. Per prudenza mandò la moglie a fare l’imbasciata, sotto un pretesto: — Circa a quel discorso che siete intesi con mio marito, vossignoria, dice che il confessore verrà dopodomani a prendere la risposta!... Il confessore domenica aspetta la risposta!... — Don Ferdinando che aveva udito aprire il portone, comparve in quel momento come un fantasma.