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sia giunto ad ispirarti, son pure infelice, e tanto il sono che tu medesima avrai compassione dello stato della mia mente. Non è la sola gratitudine che tu mi promettesti il giorno in cui strappai le tenebre dalle tue pupille... E credi tu che a questa fiamma che mi rode il cuore basti la corrispondenza di un freddo sentimento ispirato soltanto dalla tua virtù?

— Ebbene, Oliviero, se una parola di amore può consolarvi, se siete voglioso di tanta contentezza, io vi dirò di amarvi nel giorno in cui le nostre sorti saranno congiunte per sempre. Venite, finiamo questa conversazione; datemi il vostro braccio; passeggiamo un poco; parliamoci come si parlerebbero un fratello e una sorella: ho tante cose a dirvi, tante interrogazioni a farvi. Perdonate la mia ignoranza, Oliviero, e rischiarate la mia mente.

Ciò dicendo, ella prendea per mano il medico, e seco il traeva a passeggiare.

L’erbe ed i fiori spruzzati di rugiada mandavano esalazioni dolcissime; la luce bianca e velata, che a zone si diffondea pe’ boschetti di acacie, il placido stormire del neonato fogliame mosso da insensibile alitar di venticello, invitavano a quella tenerezza, a quella espansione che potentemente s’impossessa de’ cuori, e straripa, e sconvolge la ragione. Gaetano trasalì al tocco di quella mano che strinse la sua, e si lasciò guidare dalla fanciulla; egli più non esisteva che in quella dolce sensazione, onde a torrenti gli piovea sull’anima un’amara soavità, e non parlava, e macchinalmente strascinato da Beatrice, seguivala a traverso i crocicchi de’ viali.