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dre gettandosi in ginocchio nel mezzo della camera, e scoppiando in un torrente di lagrime...
... Figlia, figlia mia!
E volea slanciarsi per abbracciarlo, ma Gaetano glielo impedì.
— Silenzio, signor Marchese, gli disse; tutto non è ancora fatto. Una forte commozione nervosa in lei potrebbe distrugger tutto. Questi momenti sono miei, interamente miei; vi proibisco di comparirle innanzi avanti che un giorno sia scorso. Ritiratevi ora e lasciate che io compia l’opera.
Il Marchese guardò un pezzo sua figlia in silenzio; rivolse gli occhi bagnati di lagrime al cielo; depose un bacio sulla fronte fredda e pallida di Beatrice e si allontanò, dicendo a Gaetano:
— Ella è vostra, signore, terminate la vostr’opera, e vi benedica Dio: ora muoio contento!
Dopo un’ora, l’operazione di ambo gli occhi era compita!
Il Marchese convulso di gioia abbracciò con trasporto Gaetano, e il tenne lungamente stretto nelle sue braccia, chiamandolo figlio e piangendo a calde lagrime.
Geltrude e tutti gli altri famigliari ridevano, piangevano, andavano su e giù per la casa e pareano impazzati.
Gaetano non si partì dal fianco di Beatrice, la quale si era addormentata per effetto di un leggiero soporifero somministratole dal medico, compita l’operazione.