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E si accostò al cav. Amedeo; con forza ne schiuse le palpebre ed osservò:

— La retina è paralitica, disse indi a poco; la pupilla è distrutta; la cornea è corrosa; il Cavaliere ha perduto per sempre l’uso degli occhi. Egli è cieco!

Gli astanti misero un’acclamazione di terrore.

Gaetaao Pisani avea valicato la soglia di quella stanza.

Arrivato a Toledo:

— Alla stazione della strada di ferro di Castellammare, disse al cocchiere d’una carrozza da nolo.

E mentre la carrozza batteva il lastricato, Gaetano dicea a sè medesimo con gli occhi sfavillanti di selvaggio contento:

— Rimani ora, Amedeo Santoni, eternamente a faccia a faccia con la codarda anima tua. Vivi per piangere eternamente sulle colpe della tua vita. Così si vendica Gaetano Pisani.


IV.


l’operazione


Tornato a Sorrento, Gaetano non disse motto della strana e terribil vendetta onde avea punito le malvage opere del cav. Amedeo, e tutto si consacrò a’ preparativi della grande operazione, che dovea ridonar la vista a Beatrice.

Era serbato al secolo de’ portenti, al decimonono secolo, il veder levata ad un’altezza favolosa la scienza medica e propriamente quella