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— Parlasi di aver quegli ammazzato i suoi aggressori tutti quanti...

— I quali gli aveano scavato una tomba, da cui soltanto un miracolo potea salvarlo.

— Questi inglesi hanno la mano così ferma.

— E che sangue freddo!

— E che animo stracoraggioso!

— Ma è poi sicuro che il Blackman viva tuttora?

— Si dicea morto.

— Sembra quasi certo che anch’egli sia estinto.

— Ne fu trovato il cadavere assieme a quelli dei due assassini.

Non potrem dire quel che soffrisse l’animo del Cavaliere a questi parlari, che temeva ad ogni momento la sua commozione il tradisse; ma infinse indifferenza, covrì con ripetute libazioni il turbamento del volto, e intanto con avidità prestava l’orecchio a quello che si buccinava sul conto del suo nemico, e non respirò liberamente che quando in qualche modo si accertava dai commensali che il cadavere dell’Inglese fu trovato assiem cogli altri. Nè in suo pensiero creder potea che diversamente fosse accaduta la cosa; imperciocchè la scomparsa del Blackman da Sorrento era una pruova che quegli più non esistesse; almeno gliene dava una probabilità che molto il rassicurava.

Tosto il conversar divenne generale; si parlava in francese, forse per un riguardo verso i due forestieri. Già s’intende che i subbietti