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veder doveva la carissima fanciulla cieca — Quando il cuore si apre a’ più dolci sentimenti di amicizia e dì amore; quando, dopo un mese di assenza, si va a ritrovare una cara famiglia; un’amante, nessun odio può albergare nell’animo, nessun pensiero di vendetta! —

Durante le lunghe ore in cui restava confinato nel tuo letto, e quando più fortemente ingagliardivano i suoi patimenti, ci facea vagare il pensiero sul diletto di vendicarsi in modo tremendo ed esemplare del vile assassino che gli avea preparato una morte impensata, oscura e feroce. Già s’intende che per sottrarsi ad ogni interrogazione od equivoco da parte dell’autorità, il domani del funesto avvedimento egli avea scritta e firmata una minuta relazione di quanto gli era accaduto dicendo nondimeno che il tentativo del barbaro assassinio era stato fatto solamente per estorquergli il denaro e le cambiali che avea addosso: avea palesato di aver ucciso i due ladri ed il modo onde a stento avea potuto salvarsi; ma avea taciuto il nome del cav. Amedeo, non mica per generosità, che sarebbe stata inopportuna, stolta e imprudente, ma perchè non voleva affidare ad altre mani una vendetta ch’ei desiderava gustare intiera e da sè medesimo.

Stimiamo non riescirà discaro a’ nostri lettori di leggere la lettera che Gaetano scrisse a Beatrice, pregando Geltrude di leggergliela, e di farla leggere benanche al marchese Rionero.