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crabile e tanto più infame quanto più irreparabile.... Perdonami, Amedeo, e abbracciami.

Que’ due si abbracciarono!... Nobil trionfo della Religione!

Beatrice era rimasta così sbalordita, così stupefatta da quanto avea udito e da quanto vedeva, che non ebbe la forza di profferire una sola parola.

Gaetano menò dolcemente per mano Amedeo verso la giovinetta... Costei si alzò, strinse la destra del cieco e con debil voce gli disse:

— Sig. Amedeo, adoriamo i decreti della Provvidenza... se la nostra amicizia può confortarvi nella vostra solitudine, abbiatevela affettuosa e sincera. Tiriamo un velo sul tristo passato.

Molte voci si fecero udire nelle stanze contigue; si dimendava di Beatrice e di Blackman.

Amedeo si ritirò nella sua stanza, dopo avere abbracciato Gaetano e impresso un bacio sulla fredda mano della giovinetta.

Gaetano e Beatrice ritornarono nella sala da ballo. Carolina riabbracciò l’amica e fu spaventata dell’estrema pallidezza che si scorgeva sul volto di lei.

Tutt’i convitati passarono nella sala, dov’era preparata una splendida imbandigione.

L’allegria più spensierata regnò durante quell’ora di piaceri. La stitica cerimonia cedè il posto alla giovialità franca e disinvolta.

Dopo la cena, si ritornò al ballo con ardo-