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II.
il sogno.
All’orrenda rivelazione fatto da Gaetano nella funesta sera delle nozze, Beatrice, siccome accennaammo, era caduta priva di sensi nelle braccia del padre.
La dilicata sensibilità di questa fanciulla avea subito, durante quel giorno, scosse piacevoli ma troppo forti, per modo che quando quel terribile e impensato discoprimento ebbe luogo, la poverina era già sì stracca e sfinita di commovimenti, e questa volta il colpo era sì brusco e crudele che ella ne rimase affranta, al pari di giovin betula spezzata da turbin violento e repentino.
Il Marchese Rionero chiamò la sua gente per fare apprestar soccorsi alla figliuola, cui egli stesso recò nelle proprie braccia nell’antica sua stanza da letto. Il Marchese nulla palesò dell’accaduto, ma soltanto disse che era sopravvenuto uno svenimento alla diletta figliuola, cagionato forse dalle soverchie commozioni della giornata: soggiunse non voler che sua figlia toccasse il letto nuziale se prima non fosse affatto rimessa da quella momentanea indisposizione.
Il nome e l’esistenza di Gaetano Pisani era dunque ancora un mistero per tutti, e Oliviero Blackman rimaneasi nel casino circondato dai medesimi riguardi e considerazioni che dianzi aveansi per lui.