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onde il medico Oliviero Blackman lasciava erede di tutti i suoi beni sua moglie Beatrice Rionero.

Fornita nella massima fretta quest’opera importante, Gaetano, senza più pensarvi sopra, si accinse ad abbandonar questo mondo.

Non era la prima volta nel corso della sua vita che il pensiero del suicidio si era presentato alla sua mente. Nei suoi giorni di sofferenze, e molti ne avea contati il meschino, pensò talvolta troncar lo stame di un’esistenza, la cui soma di mali gli si rendeva importabile; ma allora egli aveva una sorella, una nonna; avea doveri a compiere, avea desiderii e speranze e però i suoi proponimenti di suicidio terminavansi il più delle volte col dirsi: Aspettiamo, ci sarà sempre tempo di morire. Arrogi che Gaetano dopo la morte della madre, aveva trascurato ogni atto di Religione, sicchè la fede si andò nel suo cuore affievolendo gradi a gradi ìnsino a che fa spenta del tutto, ad onta che la nonna e la sorella si dessero le maggiori pene per ravvivare in lui lo spirito della Religione. E poscia che queste due donne si furon morte, Gaetano più non sentì risuonare alle sue orecchie una voce che gli parlasse di Dio. Qual’altra consolazione rimane allo scettico se non la stolta speranza del nulla?

Le amarezze della vita la deformità delle sue fattezze gli avean tante volte consigliata la follia del suicidio, che durante la sua dimora in Londra, si avea da sè medesimo preperato