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— Per tutt’i demonii mi sento agghiacciato come un sorbetto!... Se non fosse la speranza di uscire di questa vita di miserie e di stenti! Tu dici che in quel casino ci è da fare un bottino da principe, n’è vero?

— Corbezzoli! Avrei voluto farti leggere i capitoli matrimoniali! Che beni di Dio! Che dote! Che gioielli! Con che lusso sono guarnite quelle stanze! L’oro e il raso vi sono sparsi come questa neve. A proposito, mi dimenticava di dirti il meglio. Nella camera da letto della signora Marchesa sta il colpo-maestro.

— Che intendi dire?

— In uno scrigno dappresso al letto sta il cassettino in cui son riposti tutt’i gioielli regalati dal Marchese a sua moglie per dono di nozze, oltre quelli di proprietà di lei..... Credo che ci sarà per venti o trentamila ducati.

— Como diavolo sai tutto questo?

— Nell’està scorsa, sotto un frivolo pretesto, venni a far visita al Marchese in questo casino per istudiarne la topografia... Dopo esserci intrattenuti per qualche mezz’oretta, egli fu da me espressamente pregato di farmi vedere tutto il casino; attraversammo però varie stanze e tra le altre quella della moglie. Magnifica posizione pel nostro affare! Una terrazza all’altezza di due uomini appena riesce sovra la contigua villa di sua proprietà... Il balcone di questa camera apre sulla terrazza... Di ciò discorreremo per la via... Intanto, per dirti.... i cassettini dello scrigno stavano abbassati... la scatoletta delle gioie era aperta....