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ro il fuoco in tutte le fibre del corpo e il delirio nella mente.... Tu stessa testimone sei stata nella inalterabile freddezza, onde sonomi comportato verso di te, dal momento che mi rivelasti la cagione della tua tristezza... Ma ora è finita, Albina,... il mio capo è sconvolto... è perduto!.. Abbi pietà di me! Io ti amo... ti amo da forsennato... Dimmi, Albina, celeste Albina, dimmi una sola parola di conforto... Oh! nel mio dolore, aveva almeno la speranza che un giorno forse, vinta dal mio rispettoso amore, e più indulgente con te medesima, mi avresti compensato di tutte le lagrime versate in secreto... Da qui a un anno, a due anni, io dicea tra me stesso, Albina, se non per amore, per gratitudine almeno e per amicizia, mi stenderà la destra, e mi dirà: son tua! Ma ora... tutto è finito per me!... Non sì tosto messo avrò il piede fuori di questa casa, tu ti sarai di me scordata, come di quelle passaggiere e indifferenti relazioni che tosto vengono poste in obblio per altre del pari indifferenti... Oh! dimmi che ciò non avverrà, dimmi una parola che sparga una goccia d’acqua sull’incendio che mi divora... Non far che la disperazione mi afferri pel crine, e mi travolga in un baratro, nel quale saranno le mie ossa stritolate e infrante. Non fare, Albina, che io abbia e maledire la memoria del tuo Er...

Rionero rattenne la parola che l’eccesso del dolore era sul punto di mettergli sulle labbra...