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lenne, di aver riaperta involontariamente la ferita del vostro cuore. Il vostro duolo è più che giusto, nè umano conforto tentar potrebbe giammai di scemarne l’intensità... Ora comprendo perchè ieri la vostra fronte era più buia del solito, perchè una veste di bruno traducea così fedelmente il lutto dell’anima vostra... Ieri, eravamo al 18 giugno!1
Rionero si tacque, temendo configger vieppiù lo strale nel cuore della giovinetta...
Il silenzio, pregno di forti e diverse commozioni, si stabilì novellamente tra i due giovani, la cui vicendevole posizione si era sì di repente cangiata, per l’inattesa rivelazione fatta da Albina.
Profonda mestizia sedea, sul volto di Rionero... Il poveretto avea preveduto primamente opporsi al suo amore un argine insuperabile e crudele, e quindi, balenata lontana speranza, la vedea tosto annebbiata da quella invincibile passione onde il cuore di Albina era avvinto ad una tomba!
— Signor marchese, soggiugnea la giovinetta poi che alcun poco ricomposta si ebbe dal suo dolore, ora che il segreto della mia tristezza vi è noto, voi medesimo non potete condannarmi di non rispondere al sentimento che per novella mia sciagura vi ho ispirato. Errico Monfort, lo sventurato Errico era il mio promes-
- ↑ Anniversario della battaglia di Waterloo, la quale ebbe luogo il dì 18 giugno 1815.