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domando in nome di quanto avete di più sacro al mondo... Ditemi, Albina, amate voi qualcuno?

Albina ruppe improvvisamente in pianto.

Rionero restò atterrato!.. Non vi era dubbio!.. Albina amava!.. Oh... amarissimo disinganno! Egli sentì, torcersi il cuore da una mano di acciaio...

Non mai quanto allora il giovine sentiva di amare quella donna con tutto il delirio della passione!...

Un dieci minuti trascorsero nel silenzio e nel pianto. Rionero, pallido e abbattuto, si trasse colla sedia accanto a lei, tolse nelle sue una mano di lei, e, guardandola con occhio secco e disperato:

— Albina, ascoltatemi, le disse... sarò breve e conciso ne’ miei detti... Io vi amo, Albina, vi amo da uomo onesto e leale... li vostro pianto mi ha rivelato in voi profonda e forse disperata passione al pari della mia. Non vi chieggo il segreto del vostro cuore; non pretendo conoscere l’oggetto dell’amor vostro; ma siamo fratelli della stessa sventura... Guardami in viso Albina, e dimmi: poss’io far, niente per te, pel tuo amore? Se l’uomo da te amato è degno di te, dimmi quali ostacoli si frappongono alla vostra unione, palesameli, ed io ti giuro di abbatterli... e, quando avrò posto nelle tue braccia l’oggetto del tuo amore, quando avrò appagato i tuoi voti, allora darò un addio alla Francia e forse al mondo...