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su i sofà de’ vaggoni di prima classe della strada di ferro... Egli tornava a Napoli, dopo la scena violenta avuta con Blackman a Sorrento, e dopo che dato gli avea convegno pel domani nel suo appartamento alla strada Nardones.
Maturato ben bene l’infernale disegno di fare assassinare Oliviero Blackman, Amedeo ne affidò l’esecuzione a tre esperti sicari, de’ quali egli si era servito altre volte per infami dissolutezze.
Tutto era ponderato a puntino... tutto era stato concertato con diabolica sagacia, e niente altro mancava al compimento della malvagia rete che la venuta di Blackman.
Amedeo, per un resto, non diremo di scrupolo, ma di prudenza, avea combinato con uno dei suoi sicari, che, non sì tosto il Blackman sarebbe salito sull’appartamento, si fosse quegli fermato in istrada per ricevere un comando deffinitivo dell’assassinio.
I lettori ricorderanno che, entrando Gaetano nel gabinetto del cavaliere, un uomo ne usciva... Questi era colui che doveva aspettare il cenno deffinitivo, e che, per non farsi conoscere dalla sua vittima, gli fece un profondo inchino sotto la bussola, affinchè Blackman non avesse potuto osservarne le fattezze del volto.
Noto è parimente il dialogo tra il cavaliere e Gaetano.
La rivelazione fatta da quest’ultimo dette il colpo di grazia alla rea determinazione del Santoni; onde, quando Gaetano fu in istrada, il cavaliere, fattosi alla finestra, faceva col ca-