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su me l’impero che gli darà la forza della sua vista!

«... E quando penso a colui che sarà mio marito! Non so perchè quest’uomo mi desta diffidenza e terrore: sarà forse un sintoma della mia fisica debolezza... Ma sento che io non sarò felice quando sarò sua moglie.

«No... io non sarò felice col cav. Amedeo. Anche senza quello che mi ha detto il medico testè nella villa, io presentiva che quest’uomo ha un falso lingnaggio; le sue parole non partono dal cuore... Il cav. Amedeo è un uomo finto; egli inganna forse mio padre... No, io non sarò felice con lui, ma ormai è troppo tardi!.. Mio padre ha promesso... ha data la sua parola... ed io sarò moglie del cav. Amedeo... Iddio mi assisterà... D’altra parte, sento che la mia vita non sarà lunga...»


IX.


dubbi e speranze.


E Beatrice aveva in quel momento lasciata la penna che avea segnato quelle ultime parole, allorchè suo padre si presentò all’uscio della camera di lei.

Il marchese Rionero stette pochi momenti immobile a riguardar sua figlia, innanzi di entrare... Egli aveva pianto, poichè gli occhi erano, arrossiti, e le gote cosparse di tristezza... Scompigliati e a diversi gruppi cadevangli i capelli ancora lunghi e neri sulle tempia... Una cra-