Pagina:Mastriani - La cieca di Sorrento 1.djvu/148


— 148 —

ciata la pistola fin dal principio? Bravo, voi siete un giovine di coraggio, vi ammiro, e vi auguro miglior fortuna... I vigliacchi meritano, di morire come cani... Avete cominciato dal pregarmi in nome dell’umanità: era questo un mezzo sicuro per non ottener niente da me.

Mentre che ei tenevagli questo parlare, quell’uomo, slargata la borsa, ne toglieva una moneta d’argento, e quindi la richiudeva... Gaetano si avviava per la sua strada, quando quegli il trattenne, e, restituendogli la borsa, diceagli:

— Signore, voi mi avete mal giudicato; io non sono un ladro, ma ho l’obbligo di far vivere la mia famiglia. Questa moneta mi basterà per parecchi giorni; riprendete adunque il vostro danaro, e perdonate la violenza che vi ho fatto... Vi saluto.

E ciò detto partivasi... Gaetano rimase stupefatto; per la prima volta in sua vita dovette persuadersi che Bruto avea torto quando esclamava: Virtù, tu non sei che un nome! Per la prima volta egli fu tocco da un sentimento nobile, ispiratogli da una nobile azione, desideroso di venire in soccorso di quella disgraziata virtù, si diede a tener dietro al giovine, senza che questi osservato l’avesse. Dopo un dieci minuti di cammino per istrade diserte e remote, il vide accostarsi ad un venditore di cibi, empirsi le tasche di pane, di uova e di formaggio, ed indi a poco cacciarsi in un portoncino.

Gaetano il seguitò per le gradinate, e soltanto fermossi allo svoltar d’un pianerottolo... Il gio-