Pagina:Mastriani - La cieca di Sorrento 1.djvu/135


— 135 —

scire... e debbo esser di ritorno a casa pria che cada la sera... Queste maledette strade pullulano di ladri, ed io porterò danaro... molto danaro addosso... Ti raccomando di non aprir a nessuno. Abbiamo in casa un tesoro... capisci!, un tesoro!.. Addio... tra un’ora ritorno... Sta allegra, nonna, sta allegra... la nostra miseria è finita...

Ciò dicendo, avanzavasi verso la porta per uscire, quando ritornò indietro.

— Ah!. mi dimenticavo il meglio... Se venisse il principale, notar Basileo... non aprirai... intendi bene?... non aprirai per prieghi o minacce che ei ti farebbe...

Gaetano uscì tirando dietro a se la porta con gran fracasso.

La vecchia restò come se avesse ricevuto sul capo un violento colpo di mazza... Rimase qualche minuto immobile, nel medesimo posto dove l’avea lasciata il nipote... Una spaventevol convulsione d’idee ribolliva nella sua mente... quasi uno sciame d’insetti alati che si aggirano intorno al capo di un uomo, senza che questi giugner possa ad afferrarne un solo...

Lo sguardo della vecchia era fisso sul cassettino, il quale andava già prendendo ai suoi occhi proporzioni fantastiche... quando un oggetto, cui nel disordine delle idee non aveva fatto attenzione, la colpì come un lampo... e le fece balzare il cuore... era la piccola chiave del cassettino che Gaetano, per la fretta di richiuderlo, avea dimenticata nella toppa.

La donna si mosse verso quell’arnese che