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Fig. 3 ( lib. VI, cap. 1) Veduta di un porto interno ed esterno con correnti purgatorie.
Fig. 2 (lib. V, es. 56) Ingegno per cautela della saracinesca e del ponte corritoio.
Fig. 2 ridotta ad 1/4. Parapetto di sezione curvilinea contro la scalata ed i colpi delle artiglierie, e colle aperte eguali a 2/7 della fronte del merlo.
Fig. 3 ridotta a 1/2. Rivellino in forma di opera a corona e con orecchioni: la sua linea posteriore dista dalla cortina della piazza per lunghezza eguale a quella d’una mezza cortina del rivellino.
Fig. 4. Fortezza esagona con merloni nel parapetto e cannoniere già migliori delle antiche: il torrone è munito contro i proietti de’ mortai da un tetto posante sul parapetto: sta nel dentrofosso una casamatta antica, di pianta stellata, alla quale si perviene per una caponiera coperta. Per questa, come per le altre caponiere, vedasi la Memoria III, art. V, pag. 230.
Fig. 2. Dimostrazione delle difese applicate ad un angolo rientrante scantonato di un forte a stella. La doppia linea anteriore significa la grossezza del muro della contrascarpa; viene quindi il fosso cinto internamente da una tanaglia continua (la quale dal Marchi e dal Vauban, che la composero di linee parallele alle faccie dei bastioni, fu poi assai più tardi applicata alle fortezze moderne): le sue sporgenze interne preludono alle traverse, come i vacui pentagoni compresi fanno funzione di piazze d’armi: quelle sporgenze sono vuote e munite di troniere: mancano, probabilmente per dimenticanza, le sortite dal dentrofosso al fosso a traverso alla tanaglia, la quale (come per le moderne) è qui disegnata come deriva
Fig. 2. Ve l’aggiunsi io per più facile intelligenza della veduta prospettica mal disegnata dall’autore. L’altezza f f, come anche la b a, potrebbero essere minori: ma l’autore avendo chiamato FOSSO la parte e f, e la parte scarpata del muro della fortezza dovendo avere altezza maggiore che non la parte perpendicolare inferiore, alla quale si addossano i cofani, ossiano casematte antiche, fui da ciò indotto a segnare l’altezza che è figurata. D’altronde, anche ciò ch’ei chiama FOSSO, è qui in funzione di strada coperta. Per i fumanti vedasi il capo VIII del libro V.
Fig. 2 ridotta a 1/2. Fronte di fortificazione con cortina piegata a sagliente e con piatteforme negli angoli.
Fig. 3. Forte esagono a stella, ossia a puntoni. Lo sfondo procurato dopo il rivellino onde difendere il ponte lateralmente, produce una breve cortina con due fianchi: negli angoli rientranti sono ricavati i diamanti, ossiano buche di lupo: dai saglienti scendono scale alle casematte nel fosso, che comunicano tra sè per mezzo di una caponiera continua, parallela (come pure la contrascarpa) ai lati del recinto.