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di fr. di g. martini. 77

V. I. S. per exeguire gli disegni orditi: Non senza grandissima molestia nostra lo troviamo durissimo: et finalmente ci ha expressamente declarato non potere nè volere venire: perchè si è messo in testa ne seguiria la morte sua. et perchè già qualche volta dixe, quando si trovasse meglio disposto, haveva intentione di presentarsi costì, potrebbe essere che ancora mutarebbe proposito; quantunque che molto non lo speriamo. Et per questo noi non desisteremo interporre ogni opera che esso voglia venire a satisfare a li bisogni di V. S. I., la quale se li paresse che in specie dovessimo fare più una cosa che un’altra circa questo effecto, ce ne rendarà advisati. che vedendo non sia aspro al venire, non si pretermetterà alcuna cosa dal canto nostro. Bene è vero che non vorremo, se fusse pure al tucto renitente al venire, noi per indirecto perdessimo tale homo, che nè la V. S. Ill., nè la nostra patria se ne potesse servire.

La V. S. I. è prudentissima, e riceverà in questa cosa li chori nostri, li quali non mancho desiderano la venuta sua, che prefata V. S. a la quale la nostra Repubblica summopere raccomandiamo.»

(14 Maggio 1495. Duci Calabriae ita scriptum est).

«Requisiti da la Ill.ma S. V. per più lettore et da miss. Daniele suo mandatario, habiamo più e più volte hauto M.o Francesco di Giorgio et privatamente et publicamente, et siamoci sforzati persuaderlo che omnino si debi risolvere di venire ad servire ad V. S. Ill. mostrandoli, se questo farà, quanto piacere ne habi ad fare ad la V. S., e a noi non minore: perchè per la nostra osservantia verso di quella siamo constrecti desiderare tucte quelle cose che ad epsa sono chare. Finalmente habiamo trovato in lui et troviamo tanta dureza che per niente lo potiamo disporre ad obsequire ad questo vostro et nostro desiderio; affirmandosi per lui che è certissimo che costì non potria durare, et che si rende certo in pochi mesi ci tornarebbe in lettere (sic) et desiderarebbe poter fare el desiderio vostro. Per noi non si cesserà tuttavia exhortarlo al servitio de la Ill. S. V., perchè desideriamo che tutti li cittadini nostri siano ad quella ossequentissimi, et veramente questa dureza di costui ci è tanto molesta quanto alcuna cosa ci potesse essere. Vegga la V. S. la nostra bona intentione: a la quale di continuo ci raccomandiamo».


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