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di fr. di g. martini. 69

Super materiam Francisci Georgii eligentur tres pro procurando cum mandatario Ducis Calabriae q........ responsum ipsorum, et similiter procurent cum dicto Francisco Georgii ipsum exortando quod vadat ad servitium domini Ducis.......... Electi D. Andreas Piccolomini, Leonardus Bellanti, Jacobus Nannis (1). Fu questa la seconda sua gita a Napoli: e là vide le antichità e misurò segnatamente quell’ipocausto a Baia presso la Piscina mirabile, il quale poi egli (essendo allora bambina affatto l’architettura comparata) descrisse per un camino antico. Bensì non so se in questo viaggio o nell’antecedente egli raccogliesse que’ suoi disegni; nella gita di quest’anno 1492 in compagnia del duca di Calabria, percorse la Puglia, e non so se nell’andata o nel ritorno da Siena ei tenne, avviato a Napoli, l’antica via latina per S. Germano, dando descrizione (Cod. sanese, f.o 49) e disegno di un cornicione dorico, quale ho visto in uno edifitio destructo in una selva apresso ad Aquino, e notando come copiosa d’acqua sia la campagna di S. Germano.

Il soggiorno di Francesco in regno di Napoli già prolungavasi oltre il convenuto, allorchè la signoria che di lui abbisognava per le opere sue d’acqua e per le munizioni e difese proprie, gli scrisse in data del 7 luglio 1492 (2) (Francisco Georgii Neapoli his verbis scriptum est):

«Quantunche noi siamo certi, che ali edifizi quali si fanno per la Maestà del Re e delo Ill.o S. Duca di Calabria tu sii necessario, acciochè quelli si traggano a perfetione, niente di manco essendo tu qua sopra ali buttini deputato et ali conducti de la città nostra, et quelli essendo molto mancanti, maxime dopo la partita tua, in mo’ che tutte le fonti sono manco che meze di aque: voliamo che (tu) dia tale ordine inanzi la festa di S. Maria d’agosto, acciò che possi reparare a quelle perchè dovendoci venire bona quantità di forestieri, non voliamo che le fonti siano vedute in simil modo vacue; per le quali assai disonore a la città nostra ne risultaria, et però procurarai essare qua, come è detto, acciocchè possi ad quanto è conveniente provedere».

  1. Deliberazioni di balìa, tomo XXXV, carte 66 e 103. Mancano le date.
  2. Arch. cit., copialettere, tomo 121. Gaye, doc. CLII.

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