Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
di fr. di g. martini. | 61 |
satisfacto et contento di lui, quanto si possa dir: che in vero le virtù sue son tali che ad magiur maestro de mi satisfaria. et per questo l’ho retenuto questi dì soverchi, pregho V. S. vogliano haverme per excusato, che per fidutia ho in quelle l’ho facto. Raccomando el prefato maestro Francesco ale V. S. et ringratio infinite volte quelle de havermelo mandato, che certamente per uno servitio non poria haver hauto el magiure: offerendomi per V. S. paratissimo ad ogni piacere et comodo di quelle, ale quali mi raccomando»: Brachiani die XXIII novembr. 1490.
G. Virginius Ursinus de Aragonia |
Direzione: Mag: Dom: meis singulariss: d.nis Offitial: Balie Civit: Sen:
Convien credere che veramente in forte stato fosse allora ridotta la rocca di Campagnano, giacchè poco dopo (a. 1494) il re Carlo VIII la volle depositata in mano sua, pegno della fede di quello stesso Gentil Virginio Orsino che avevala edificata1. Quindi il dire che fa Virginio di aver trattenuto Francesco per alcune cose in quei luoghi, e lo scrivere da Bracciano, mi dà indizio di acconcimi ordinati alle rocche dalla casa Orsina tenute presso il lago Sabatino, e precipuamente a quella magnifica di Bracciano edificata con lusso da pontefice dal padre suo Napoleone Orsino2: che anzi nel cortile di questo castello v’è un’ala di portico con colonne arcuate dello scorcio del decimoquinto secolo, il quale nelle proporzioni o nei capitelli accusa lo stile ed i disegni di Francesco: certo in sì pochi giorni egli non potè condurre opera alcuna, ma tempo a fare abbozzi non gli mancò in appresso.
Rimpatriato il nostro artista soffermossi un poco, come ricavò il Romagnoli da alcuni documenti, i quali però non c’insegnano in che egli
- ↑ Guicciardini, Ist., lib. I, cap. 4.°, pag. 125.
- ↑ Iacobi Volat. Diar. apud Murat., vol. XXIII, col. 147. E Comines nelle sue Memorie (lib. VII, cap. XI) Brachane principale place du Seigneur Virgile Ursin, qui estoit belle, forte, et bien garnie de vivres. Ed Andrea De la Vigne nella storia di Carlo VIII (Parigi 1684) chiamando in sua lingua questo castello Bressaigne, scrive del Re: il s’en alla disner et coucher à Bressaigne, belle petite ville, ou il y a un chasteau assez fort appartenant au nommé Virgile, Seigneur Romain de grande considération etc.
12 |