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di fr. di g. martini. | 41 |
esser ricercato di venir a lo officio et perchè per molti lavori che Io facio secondo li suoi disegni, et anco per valermi di lui in molte mie occurrentie, la absentia sua mi saria molto dannosa. Prego le S. V. che voglino ad mia singular complacentia esser contente che lui possa mecter un suo sostituto, che lo farà di persona di cui si restarà bene servito, che tal piaxer lo riceverò facto in me proprio, offerendomi ali vostri beneplacidi».
- Urbini X maji 1487.
Guido Ubaldui Dux Urbini Montisferetri ac durantis comes.
In questo tumultuoso periodo i copialettere della repubblica di Siena sono assai mancanti, non fu quindi trovata la risposta alla surriferita. Instava tuttavia la città per riaverlo, e nel n.° 3.° de’ registri leggesi: Die XXX julii 1487 Francisco Georgii architectori Urbini scriptum fuit: cum nuper decreverimus edificare arcem in terra nostra Casularum: in qua re summopere optamus judicium suum, idcirco placebit nobis si statim se conferet ad nos ut eam componat. erit nobis acceptissimum. Allora ci ritornò in patria, ed o si portasse a Casole a farvi il cassero, od a Chianciano a vedervi lo stato delle cose, si ha questa nota in data dell’8 ottobre 14871. Francisco Georgii ita scriptum fuit: «Mandiamo proprio cavallaro acciò costì non perda più tempo, et con epso subito a noi ti conferisca, perchè abbiamo iudicato meglio abocha posserti del tucto informare, et così tu compiù perfectione potrai poi in opera mettere quanto da te desideriamo».
Se i suoi cittadini ne sollecitavano l’arrivo, era per spedirlo come architetto e commissario a trattare coll’architetto e commissario Fiorentino onde sedare le insorte vertenze tra i comuni di Chianciano e di Montepulciano per una casa fatta dai Montepulcianesi sul confine contestato; le quali vertenze tant’oltre procederono, che venuti i due popoli il giorno 25 maggio a giusta battaglia in novero di ottocento per parte, ne ebbero quei di Montepulciano la peggio, lasciandovi ventisei
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- ↑ Filza n.° 112. Cf. Gaye in calce al docum. CXIX. Circa la fortezza di Casole, aveva già egli avuta una più antica ordinanza, trovandosi sin dal 1481 (Riform. di Balìa, tomo 22, c. 62) che Franciscus Georgii è invitato a visitarne e munirne il cassero.