Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
38 | vita |
ancora abbastanza solidi i piedritti, prima di collocar le centine raddoppiò gli archi: la muratura della sola cupola non fu finita che in capo a sei anni, cioè cominciata nel 1509, fu chiusa nel 1514. Buono stile usò nel complemento suo M.o Pietro e benchè l’invenzione non abbia grande analogia colla restante opera di Francesco, egli è scusabile perchè d’altronde l’anomalia nemmeno non è molta. Un disegno d’una chiesa, a f.° 14 del Codice membranaceo Saluzziano, e che nella parte inferiore assaissimo s’avvicina a quello del Calcinaio, ha la cupola senza finestre nel tamburro, un ballatoio sul cornicione, e la lanterna di sole colonnette isolate.
Da Cortona dove avevalo chiamato la fama della sua valentìa in architettura, non tardò Francesco a recarsi in patria: una nota del 19 dicembre 1485 riferisce una provvisione fatta dalla Balìa allo excellente architettore Francesco di Giorgio, passando in consiglio la proposta per lupini bianchi 174 contro 41 neri1; e nell’ultimo bimestre dello stesso anno risiedè priore pel terzo di S. Martino nel supremo concistoro della repubblica con Lodovico Luti, Antonio Marri merciaio e Cione Urbani, essendo capitano del popolo Luca Vieri2. Quindi nel volume 134 della classe C. del citato archivio nel luglio e settembre sono segnate varie partite di danaro amministrate e da riceversi da Francesco di Giorgio e da Antonio Barile conduttori del ponte a Merza3: così pure le annotazioni già compilate da Celso Cittadini e citate dal Romagnoli c’indicano gli stessi architetti deputati a visitare il ponte di Petriolo, e quindi conduttori dell’opera di questo ponte e dell’anzidetto della Merza.
La patria Sanese che aveva fatto l’architetto suo partecipe de’ pubblici pesi e degli onori, decretavagli ancora una provvisione, della quale il registro è concepito come segue4: «Ultimo novembre 1486 certi
- ↑ Consigli delle Riform., vol. CCXLV.
- ↑ Arch. delle Riform. Leone, vol. V.
- ↑ Merza, ed ora Mersa fiumicello influente dell’Ombrone di Siena.
- ↑ Deliberazioni di Balìa, tom. XXXI, col. 37. Gaye, vol. II. Appendice, pag. 451, del quale seguo la lezione, avvertendo che questi segna il 29 ottobre.
57. 15 a maestro Pietro di Domenico di Norbo di Firenze che ha disegnato la cupola.... e più al medesimo lire 18. 15 per le spese del suo viaggio e per farli onore». Di nuovo a pag. 118.