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libro v. 297


ESEMPIO XXXVIII.

Rocca in luogo che possa essere offesa solo da due parti opposte.

Quando alcun sito fusse dove si avesse a edificare una rocca il quale solo da due parti opposite potesse essere offeso, in questo caso si debba fare il primo circuito di figura esagona alquanto oblunga, della quale gli angoli ottusi siano volti a quelle parti d’onde possano venire lesi: e nella parte che maggiore nocumento può ricevere si faccia nei due angoli propinqui all’estremo angolo due torroni massicci, eccetto le offese laterali, ed in figura di sesto-acuto: e dal vacuo dell’uno e dell’altro dove sono le offese, si tiri un muro insino all’angolo estremo che dai due torroni sarà guardato. E volendo meglio difendere i torroni, si può fare nella profondità del fosso un torricino a triangolo: di poi una porta per lato col rivellino innanzi, passando per cinque porte prima che al maschio si pervenga, e nel centro d’esso sia una quadrata stanza pel castellano, elevata e dominante tutta la rocca, con un’andata coperta che pervenga sopra alla porta, la quale per il castellano solo si possa aprire, come si comprende per la figura.


ESEMPIO XXXIX.

Ricinto di rocca senza torri. (Tav. XXII, 1).

Volendo edificare una rocca senza torroni, e che sia forte, facciasi una circonferenza angolata con doppi muri, contrafforti, e vacui empiti di terra, come di sopra è detto: negli angoli dipoi si facciano i capannati, come sopra è detto, e sopra questi i torricini piramidali: e innanzi a questo doppio muro sia un fosso con le sue parti, e dopo di esso, verso il centro, sia un altro fosso, e in mezzo di questo la torre principale con le piramidi negli angoli. Le stanze dei custodi siano applicate al primo muro, e così insieme con le altre parti già note, sarà la fortezza inespugnabile, come nel disegno si dimostra.


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