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296 | trattato |
ESEMPIO XXXVI.
Altra rocca simile (Tav. XXI, 1).
Puossi fare due rocche coverte con due castellani per altra via. Facciansi due torri, l’una dall’altra distante piedi 100, con più divisioni e ricetti per mezzo, e dall’una all’altra sia un muro doppio per il quale E vada insino al mezzo per C, ed F insino al mezzo per A: e giunti a questo mezzo, E vada insino al B, ed F infino al G, dove nel tramezzo fra il B ed il G sia un piccolo buco, dove per quello i castellani si possano parlare: e ciascuno abbia una catena del ponte della porta, acciò non possa entrare o uscire alcuno senza volontà di tutte due le parti1, come si vede per la figura.
ESEMPIO XXXVII.
Altra rocca simile.
In altro modo, e dal bombardare sicuro, si può fare due fortezze congiunte e legate con muri lunghi piedi 80, con ponti, rivellini ed entrate serve l’una all’altra e comuni; dipoi si faccia due torroni in forma di due terzi d’un circolo, sodi, larghi piedi 50, lunghi 70, e la faccia dell’uno volta ver l’altra: in ogni canto poi si faccia il suo torrino o torrone in forma d’una quarta parte d’un circolo diviso per due linee intersecanti nel centro ad angolo retto, col tondo verso l’altra rocca, e la faccia verso il torrone a lui propinquo con le offese laterali, come per la figura si conosce essere per tutto sicura.
- ↑ Cod. Sanese f.° 34 v.°