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PROLOGO AGLI ESEMPI.



Perchè ogni nostra notizia dell’intelletto dal senso piglia origine, come mostra Aristotile nel I della Posteriora e nel II e III dell’Anima: e infra gli altri sensi, il vedere è più perfetto, spirituale e nobile e di più cose conoscitivo, non pare che l’intelletto nostro così possa comprendere nè lungo tempo ritenere alcuna cosa, se quella col senso del vedere non ha conosciuto, o almeno cosa a quella simile, per la di cui cognizione l’intelletto si eleva a conoscere la prima: e da questo procede che i filosofi e calcolatori volendo trattare della intenzione delle qualità di quelle, parlano come se fosse una linea ovvero quantità visibile e continua. Per questo ancora la memoria si fa perfetta, locando le cose considerate d’un modo che in quella sola non si confidi, ma nella brevità, ordine e frequente meditazione. Onde, oltre a tutte le generali e speciali regole dichiarate, a più chiara notizia giudico essere utile alcuni esempli disegnare, per i quali meglio l’intelletto giudichi e con fermezza ritenga, perchè gli esempi più muovono gl’intelletti che le ragioni, massimamente gli uomini esperti ed i non molto esperti. Cominciando adunque dalle cose semplici ed alle composte seguendo, prima è da scrivere alcuni modi speciali di cinti di muri: secondo, di più varie forme di fortezze. E perchè, quando i circuiti di mura si avessero a fare in piano o in monte, e questo rotondo o convesso, per le cose già dette facilmente si potria con ragione ordinare: solo mi pare necessario descrivere alcuni cinti che in luoghi strani si avessero a fare: e benchè con maggiore spesa in un luogo che in un