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libro v. 263


CAPO VII.

Dei rivellini.

I rivellini innanzi alle porte devono essere situati per difensione di quelle, e fondati in luogo basso, in modo che dalle bombarde non possano essere maculati: e nientedimeno il muro suo richiede la medesima altezza delle mura, o circa, secondo la comodità, con un fosso attorno conveniente a quello con alcune delle parti dette di sopra. Puossi fare di sotto un corritoio con offese intorno coperto in volta: e similmente a quello si può applicare i capannati, più o meno, secondo il giudizio dell’architetto e bisogno del luogo. Dei quali rivellini nel disegno saranno più figure; alle quali avendo avvertenza, meglio si potrà la disposizione loro conoscere (tav. V. 2, 3, 4, 5, 6, 71).


CAPO VIII.

Dei torroni.

Il diametro dei torroni di conveniente difesa debba essere da 50 in 60 piedi, tutto sodo; eccetto che le difese per fianco alte piedi 8 quelle più basse. Ed i torroni ricercano 50 piedi d’altezza in 60, e fra questi 30 debbano essere in scarpa: e di ogni 4 in 5 piedi di scarpa di altezza sia uno di sporto: e la medesima proporzione si curi quando si facessero più o meno alti. Debba eziandio ogni offesa per fianco avere il suo fumigante o camino2, acciò chi esercita il fuoco non sia dal fumo impedito.

Appresso di questo, nella sommità dei torroni facciasi i piombatoi alti piedi 9 con archetti, architravi, mutuli o beccatelli di sporto

  1. Maculare (dal latino mactare, ammazzare) è verbo usato nel valore di struggere e disfare, dall’autor nostro, nonchè da parecchi altri. Così G. Villani (lib. XII, cap. XCIX) parla di uomini maculati d’infermità e di morte: ed Andrea Gataro, all’anno 1404, narra che le bombarde de’ Padovani macularono molti uomini (R. It. scriptt., XVII, 876).
  2. Memoria III, capo IV.