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248 | trattato |
CAPO II.
Della polvere da guerra e del modo di conservarla.
Per le ragioni antidette è conveniente trattare delle polveri diverse secondo forme diverse d’instrumenti. Per questo è da sapere che la polvere della bombarda o mortaro che porti pietra di libbre 200 in su ricerca sette parti di nitro, quattro di zolfo, e tre di carbone, secondo il peso loro. La polvere delle altre bombarde minori, mortari (sic), cortane, comuni, mezzane e spingarde richiede quattro di nitro, due di zolfo ed una di carbone. Dei passavolanti, basilischi, cerbottane ed archibusi otto di nitro, tre di zolfo e due di carbone. Delli scoppietti quattordici di nitro, tre di zolfo e due di carbone1. Sicchè la proporzione prima del nitro al zolfo sia superbipartiensquarta, e del zolfo al carbone sesquitertia: e per conseguente, quella del nitro al carbone, composta delle predette due, sia duplisesquitertia; la proporzione seconda del nitro al zolfo sia dupla, e similmente del zolfo al carbone: onde quella del nitro al carbone, di quelle due composta, sarà quartupla; la terza porzione del nitro al zolfo sia duplasuperbipartienstertia: del zolfo al carbone sesquialtera: del nitro al carbone quartupla; la quarta proporzione del nitro allo zolfo sia quartupla superbipartienstertia, e simile del nitro al carbone2.
Ma per più intelligenza delle dette polveri è da sapere che dei passavolanti, cerbottane, archibusi e massime degli scoppietti, il nitro debba essere affinato e il zolfo citrino3 non nero vivo o terrestre, e il carbone nuovamente fatto: e diligentemente questi tre corpi insieme per minime parti debbano esser misti, sicchè il minimo dell’uno tocchi il minimo dell’altro, e il più dell’uno il più dell’altro. Ma quando di
- ↑ Delle differenti proporzioni dei componenti della polvere per le varie artiglierie si hanno molti ragguagli inediti, e molti a stampa, tra i quali sono primi quelli del Della Valle e del Tartaglia.
- ↑ Quest’ultima sarebbe settemdupla.
- ↑ Cetrino è colore tra il bigio ed il giallo: mentovato anche dal Biringuccio nel capo II dello zolfo. Libro II.