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tuttora in uso o siano state tralasciate come insufficienti o dannose: quindi di una speciale dissertazione (Memoria IV) colla quale tento di chiarire la storia de’ bastioni moderni e dell’essere stati trovati e posti in disegno prima che da ogni altro ingegnere, dall’autor nostro circa l’anno anzidetto. Aggiungo circa le mine con polvere una disquisizione (Memoria V) per provare essere desse pure invenzione italiana.

L’autore descrivendo e figurando dieci differenti specie d’artiglierie, io per ciascuna apposi una notizia, facendole precedere da un discorso sopra la nomenclatura così intricata delle artiglierie antiche, e le principali nozioni circa esse le riunii sotto l’articolo del genere e specie Bombarda, al quale, fanno seguito le desiderate ed inedite teorie di Leonardo da Vinci. Formano queste notizie la Memoria II, per la quale io sostai ai primi lustri del secolo decimosesto.

Ed anzi tutto, a queste quattro Memorie ne feci precedere una prima, nella quale rapidamente parlando della vita e delle opere degl’Italiani che scrissero dell’arte dell’ingegnere e dell’artigliere, e dell’antica meccanica militare, dal 1285 al 1560 (cioè dal primo albore di risorgimento dell’arte antica sino al cominciare del secondo periodo della fortificazione moderna per opera di Francesco de’ Marchi), volli esporre in quale stato ognuno di essi abbia trovata la scienza, e quali miglioramenti vi abbia portato. In meno di tre secoli fiorirono in questa patria quarantasei scrittori delle arti anzidette; di essi io parlo, e non computando coloro de’ quali so-