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di fr. di g. martini. 103

consistente in maggior semplicità, trovasi nelle macchine del codice n.o V.

( B) Di questo codice non credo che esista altra copia che quella della biblioteca Saluzziana, fatta nel 1857.

V. (A) Francisci Georgii Sezwnsis Opusculum de architeclura. L’autografo, che era nella biblioteca d’Urbino, deve essere ora cogli altri codici urbinati nella Vaticana, ma io non avendone altra notizia, descriverò il libro giusta la bellissima copia che conservasi in Torino nella privata biblioteca del Re (1). È questo un bel codice membranaceo, avente nel verso dell’antiporta lo stemma dei Della Revere duchi d’Urbino con collana del tosone in un riquadro fregiato di ramoscelli di quercia, e dipinto a guazzo a modo de’ famosi codici Urbinati Vaticani. Leggesi nel frontispizio:

serenissimo
eman · filiberto
allobrogvm · duci
guidvs · vbaldvs
vrbini · dux
hvnc · machinar · libr ·
ex · bibliotheca · sua
d · d
ciɔ iɔlxiix

Al foglio 2 leggesi la dedica dell’autore, la quale serve ad un tempo di prefazione e di ragion dell’opera, ed è concepita in modo da far sospettare che in allora Francesco non fosse ancora al soldo del Duca di Urbino: Io, dic’egli a Federico, avendo col mio ingegno (e ciò sia detto senza arroganza) molte cose ritrovate degnissime di memoria e sconosciute agli altri, e di queste volendone far dono a qualche principe: Tu certo mi ti presentasti da anteporre di lunga mano ad ogni altro,

  1. Il titolo qui sotto riferito potrebbe far credere che fosse l’originale mandato in dono dal Duca d’Urbino: ma sarebbe errore, poichè è lo stemma dei Rovereschi, ed il carattere col quale è scritta la prefazione, e lo stile di due figure ignude nel secondo foglio, tutto accusa la seconda metà del decimosesto secolo. Al titolo di Libro di macchine preferisco quello di Opuscolo d’architettura datogli dall’autore.