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dovette certamente essere breve assai, poichè da soli venti giorni era ritornato in patria da una scorsa fatta a veder le cose di Montepulciano, come di sopra fu notato.

L’anno stesso fugli allogata una nuova opera in bronzo, la quale consisteva in certe figure di apostoli da apporsi alle colonne: la locazione fu conchiusa il 24 settembre 1499 ed ebbe a conto la somma di L. 594. Quindi i libri pubblici notano all’anno 1505 (1), che per decreto della Balìa proibivasi ogni nuovo ornamento nella chiesa cattedrale, sino a tanto che non fossero perfezionati e collocati gli apostoli di bronzo giusta il disegno del nostro architetto, e che il getto sarà eseguito da Jacopo Cozzerelli, valendosi del modello di uno di essi, lavorato da Francesco: il prezzo fissato per ciascheduna di dette statue, fu di fiorini ottocento. I libri della presta, voglio dire delle gravezze pubbliche, agli anni 1500, 1501, fanno cenno della casa da Francesco posseduta in contrada di S. Giovanni, ed a quanto essa fosse tassata. Nel 1501 il giorno 15 novembre, le deliberazioni di Balìa hanno «per parte della Balia pagherete voi Guido Palmieri compratore delle gabelle del legname a Francesco di Giorgio architectore L. 150 per parte di sua provisione ec.». E nel primo volume delle polizze de’ pagamenti «Francesco Georgii mandato in conto 10 ducati» e perchè gli fosse pagata questa somma è spiegato al volume XLII delle deliberazioni citate, e fu pro suo itinere in castris. Pure nello stesso anno 1501, ricavasi dal copialettere della repubblica che il nostro ingegnere si portasse presso il prefetto di Roma: ed il 27 maggio fugli scritto dai governanti quod absque aliqua exceptione omnino sistat, cioè che si fermasse ov’era: e ciò perchè spaziava la peste, seppure vanno queste parole così intese.

A questa folta di notizie brevi e da poco, le quali tanto solo c’importano, in quanto spiegano come e dove vivesse Francesco, succede un lungo periodo nel quale di lui si tace, progredendo sino all’anno 1506, ultimo non so se mi dica della vita sua artistica o della naturale, poichè di questa l’anno è ignoto, e che più non operasse è certo: nel qual periodo di anni è anche probabil cosa, non certa però, ch’egli

  1. Deliberaz. di balìa, tomo XLVII, pag. 48 e 75. Gaye, vol. II. Appendice, pag. 478 e 479.

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