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di uomini non solo illustri, e famosi pe’ naturali talenti, ma di più ancora animati dallo spirito del Signore, che ad essi dettò questi cantici, i quali perciò dovettero essere con somma venerazione ricevuti, e con religiosa attenzione conservati, come quelli, che facean parte del tesoro sagro delle Scritture, e non solo mantenevano fempre fresca la ricordanza dei fatti, ma preziose istruzioni contenevano ancora a edificazione della pietà, ed anche insigni profezie delle cose future. Presso i colti Greci, e presso i Romani (per tacere delle altre genti) i loro poeti tutto il sublime lor genio rivolsero a celebrare, e ingrandire o le azioni di certi eroi, de’ quali non poterono nascondere i vizj, le debolezze, i trascorsi, o le memorie delle bugiarde loro divinità, e di più, sia pel desiderio di piacere al popolo corrotto, sia per la naturale depravazione del loro cuore di tali e documenti, ed esempj aspersero i loro canti, che taluno de’ migliori filosofi della Grecia gli stimò degni di essere esiliati da una ben costumata Repubblica. Ma nel popolo del Signore, i monumenti del quale sono di gran lunga anteriori, a quelli di ogni altra nazione, nel popolo del Signore la poesia fu consagrata fin da principio, e unicamente consagrata, e rivolta al suo vero, e giusto obbietto, alle lodi del vero Dio, e a servire alla religione, ed alla pietà.. Noi abbiam già ne’ precedenti libri santi veduto il celebre cantico sopra il miracoloso passaggio del mare rosso (Exod. xv. i.), e quello, col quale Mosè non sol volle dare un ammirabil compendio di tutta la legge, ma predire eziandio, ed annunziare pe’ secoli posteriori le vicende del popolo, secondo che egli o fosse stato fedele, od avesse trasgredita la stessa legge. (Deuter. xxxii.) E abbiam pur veduto, come una insigne Profetessa con altissimo canto descrisse un superbissimo, e potentissimo nimico prostrato per mano di donna, e lodò Dio vincitore, e autore dell’imprefa (Jud. v.); e come un’altra donna (la madre di Samuele) con inno pieno di tenerissimo affetto, e di sublimi pensieri, a Dio ren-